SPECIALE WEEK & ETNA in bianco

Sono le 7,00 e vengo svegliato dalla suoneria del mio orologio. Mi avvicino alla finestra ed il paesaggio è completamente innevato. Gli altri amici che mi hanno ospitato stanno ancora dormendo e faccio attenzione a non svegliarli. Il camino del rifugio che ci ospita  è quasi spento e ne approfitto per rinvigorirne la fiamma con alcuni ceppi di legno. E' tardi e se non mi affretto perderò l'appuntamento con il gruppo di escursionisti partecipanti che mi sta aspettando. Mi dirigo in cucina ed apro la dispensa. C'è di tutto... i miei amici non hanno badato a spese e sebbene abbiamo preso in affitto l'appartamento per un weekend direi che la spesa fatta potrebbbe bastare per un mese !! Ho l'imbarazzo della scelta: marmellata gusto albicocca o fragola, biscotti, girelle, brioche, cioccolata, panettone, pandoro. La confusione è totale ma alla fine prendo tutto, non si sa mai.. Riscaldo il latte e metto sul fuoco la caffettiera. Il russare dell'amico Alfio si fa sempre più intenso, ma gli altri sembrano non curarsene. Terminata la mia sana e leggera colazione indosso la divisa da sci ed esco. Raggiungo la zona dell'appuntamento a piedi. Il gruppo non si vede ancora poco male ho giusto il tempo per sistemare le racchette da neve che ho noleggiato per l'escursione della giornata. Poco più di mezz'ora di attesa e, finalmente, ci siamo tutti. Introduco l'escursione che ci porterà ad ammirare il percorso di schiena dell'asino ma, giunti al rifugio Sapienza, mi accorgo subito che le  pessime condizioni climatiche non ci avrebbero concesso vita facile . Su mio suggerimento decidiamo di cambiare percorso. Ci dirigiamo a Monte Nero  e qui, lasciate le auto, ci prepariamo al percorso. Distribuisco le racchette da neve e iniziamo l'escursione. Il sentiero è quello di monte nero degli zappini. Dopo 300 metri incontriamo i resti di un antico ovile che negli ani '60 veniva utilizzato dai pastori per un ottima produzione di formaggio etneo. Continuiamo il percorso e lasciatoci alla nostra destra monte nero ci dirigiamo verso la grotta di Santa Barbara, usata, nel passato, come "Neviera". Il tempo di qualche foto e via verso il braccio lavico che nel novembre del 2002 stava minacciando l'orto botanico. Incredibile vedere il contrasto tra la neve bianca e questa striscia di lava ancora fumante. Ne approfittiamo per riscaldarci un pò,  Nel frattempo osserviamo quel che resta di un coniglio dopo un pasto di una volpe affamata (un pezzo di pelliccia, una zampetta e niente più!!) Arriviamo in un rifugio della forestale (chiuso al pubblico) e qui ci fermiamo per il break pranzo. Lo stretto indispensabile per riempire lo stomaco senza appesantirsi, panini arance e persino un pandoro! Buon natale .... Proseguiamo per l'osservatorio astronomico; qui risiede il telescopio più potente d'Europa visitabile tra giugno e luglio per osservare le stelle !! Superiamo l'osservatorio e ci immergiamo in un sentiero arginato da pini stracolmi di neve bianca. Un paesaggio che non ha nulla da invidiare ai ben più noti paesaggi del Nord Italia. L'escursione volge ormai al termine; giunti alle macchine raccolgo tutte le racchette e saluto gli allegri partecipanti. Che dire un'altra bella escursione che mi ha dato la possibilità di conoscere nuovi amici. Consiglio questa escursione a tutti gli internettuali appassionati della montagna. (N.B. l'escursione proposta ha un costo di € 25 a persona e comprende il noleggio delle racchette e un accompagnatore partecipante che vi seguira per l'intera escursione). Fatti i doverosi saluti rientro alla base dove vengo accolto con una mitragliata di palle di neve....

Fabio

Un'escursione come questa sull'etna?? 

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