PROGRAMMA:
IL
GIRO DEL MONTE IN 80 KM/h:
Appuntamento ore 8:30
presso la
struttura che vi ospita localizzata tra Catania e Taormina; sulla base del
nostro punto di partenza il giro verrà effettuato in senso orario e/o
antiorario: attraverseremo Nicolosi dove ha sede il Parco dellEtna, e che
è soprannominato “porta d'ingresso” dellEtna. Uno tra i più vivaci e
importanti centri etnei, luogo di villeggiatura estiva e di sport invernali.
Breve sosta al locale museo vulcanologico per avere un'idea generale della
struttura e dei molteplici, straordinari fenomeni che interessano il territorio
vulcanico.
Lasciato il centro abitato, ci fermeremo ai Monti Rossi, dove osserveremo i
crateri formatisi in occasione dell'eruzione del 1669, gli stessi da cui
fuoriuscirono le colate laviche che distrussero buona parte di Catania giungendo
sino al mare.
Si prosegue a salire attraversando i frutteti della Milia, sino ad incontrare suna
ripida salita attraverso una stradella asfaltata (aperta al traffico in
occasione dell'eruzione del 1983), abbandoneremo la fascia coltivata e incontremo
una folta pineta, interrotta da un ampio campo lavico.
Si prosegue verso il rifugio Sapienza (m 1920), raggiungendo così la quota
massima dell'intero itinerario. Di fronte al rifugio si trova la partenza della
funivia che in quindici minuti consente di salire a 2500 metri di quota nella
zona della Montagnola, dalla quale un servizio di fuoristrada permette di
raggiungere agevolmente la zona sommitale del vulcano. Qui potrete decidere in
piena libertà di salire o meno; in caso non vogliate salire su l'accompagnatore
partecipante vi farà visitare gli aspetti più importanti dell'area. Litinerario
prosegue in direzione Zafferana Etnea, fiancheggiando l'alta parete
meridionale della valle del Bove. Con una deviazione di 10 chilometri sul
percorso raggiungeremo il punto base per una piccola escursione che ci
permetterà di affacciarci su uno spettacolare belvedere sulla parte terminale
della valle del Bove, sulla sottostante Val Calanna e sulla fascia costiera
compresa fra Riposto e Taormina.Ottima la veduta d'insieme sul teatro
delleruzione del 1991-93. La breve ma ripida salita non è consigliabile a
partecipanti poco allenati. Dopo
una breve sosta a Zafferana proseguiremo verso Milo (nei cui pressi si
trova un secolare esemplare di Leccio che ha un diametro di 10 m e un'altezza di
29 ed è conosciuto localmente come lIlice di Carrinu) e Fornazzo, da cui ha
inizio la strada Mareneve che risale il versante sud-orientale del vulcano sino
al rifugio Citelli (osserveremo il bel panorama sulla vallata dell'Alcantara e
su Taormina), posto a 1741 metri di altitudine allinterno di un antico cratere.
Lasceremo il rifugio Citelli
e proseguiremo attraversando l'estesa colata del 1865 di cui si vedono le
vicine bocche effusive (i monti Sartorius), sino ad incontrare la deviazione per
Piano Provenzana, la località posta ai margini della secolare pineta di
Castiglione e Linguaglossa che rappresenta il polo di attrazione turistica del
versante nord-orientale. Ammirata la forza distruttrice dell'ultima
eruzione 2002 scenderemo verso Linguaglossa
attraversando il suo lussureggiante bosco costituito nella parte alta
soprattutto da Pino laricio, che in basso lascia il posto alla Roverella. A
Linguaglossa breve sosta e visita al Museo allestito dalla Pro-loco che illustra
sinteticamente la flora, la fauna e la geologia dellEtna e contiene una raccolta
di oggetti utilizzati nelle antiche attività agricole e artigianali della zona.
Inoltre, visiteremo alcuni interessanti murales.Litinerario
prosegue toccando i piccoli borghi di Rovittello, Solicchiata, Passopisciaro,
rinomati per gli estesi vigneti che contraddistinguono il paesaggio e per le
belle ville che punteggiano la campagna, con rilevanti presenze proprio nei
pressi della strada statale. Dopo l'abitato di Montelaguardia si valica la
colata del 1981, della quale è facile seguire visivamente il tracciato lungo il
fianco della montagna sino alle bocche effusive.L'eruzione del 1981 per pochi,
lunghissimi giorni fece seriamente temere per la sorte della storica città di Randazzo.
Costruita sulle ultime propaggini del territorio etneo, sulle sponde del fiume
Alcantara, questa cittadina conserva la sua impronta medievale. Numerosi i
monumenti da visitare, noi visiteremo i più importanti all'interno del centro
storico: S.Maria, S.Nicolò, S.Martino, il restaurato Palazzo municipale, la via
degli Archi. Di rilevante interesse il Museo di scienze naturali, costituito
principalmente dalla collezione ornitologica Priolo ricca di 2.250 esemplari e
il MuseoVagliasindi al Castello, che ospita preziosi reperti archeologici del
periodo ellenistico.Oltrepassato Randazzo percorreremo l'ampio spartiacque posto
a cavallo fra le vallate dellAlcantara e del Simeto, e proseguiremo lungo la
statale 284 verso Maletto (m 960), uno dei più alti comuni pedemontani.
Da qui, tempo permettendo, potremo compiere una deviazione di 8 chilometri per
andare a visitare lAbbazia di Maniace, fondata nel 1174 e donata da Ferdinando
II di Borbone allammiraglio Nelson nel 1799, quale segno di riconoscenza per la
collaborazione data alla repressione dei moti di Napoli. Il pregevole complesso
monumentale, completato dalla residenza degli antichi proprietari e da un vasto
giardino, è infatti localmente noto come “castello di Nelson”.L'itinerario
continua dall'altopiano di Maletto in direzione di Bronte, dove ha inzio
l'area tradizionalmente coltivata a pistacchio. Grazie alla tenacia dei
coltivatori questo tipo di coltura, originaria dall'Asia Minore e portata dagli
Arabi in Sicilia, è stato impiantato nei vasti campi lavici che ricoprono il
territorio fino ad Adrano, dove si produce circa il 90% della produzione
nazionale. Recentemente al Pistacchio verde di Bronte è stata riconosciuta la
Denominazione d'Origine Protetta. Con
numerose svolte la statale si snoda in mezzo a una campagna fittamente
punteggiata da costruzioni rurali, raggiungendo l'ingresso della cittadina di Adrano
(antica città greca di Adranon) Da qui
ci dirigeremo nuovamente verso Nicolosi. La carreggiabile si inoltra in mezzo
agli ulivi, mandorli, fichidindia e viti coltivati spesso in modo promiscuo.
Superata la fascia delle colture si incontrano i castagneti della Feliciosa e
raggiungeremo nuovamente nicolosi dopo aver percorso circa Km 166. Qui
completeremo l'escursione con una gran cena a base di pietanze tipiche etnee. La
struttura è a conduzione familiare e la bontà della cucina e cordialità della
famiglia-gestore saprà ben ripagarvi dalla fatica del giro.
Il tour prevede un numero minimo di 4
adesioni (2 coppie) ed un numero massimo di 6 adesioni (3 coppie) Per
numeri superiori occorre un'apposita richiesta almeno 15 gg antecedenti la data
interessata all'escursione etnino70@hotmail.com . QUOTA
INDIVIDUALE € 85 A PERSONA:
include: pickup service service a/r da Catania, Acireale, Giarre,
Fiumefreddo o Giardini Naxos con Opel Zafira 6 posti e altri mezzi privati a supporto qualora
necessari; autista accompagnatore
partecipante
per intera escursione; iscrizione associazione etnino® |