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  Viaggio alle isole Eolie

                                             

“Questa Sicilia bagnata dalle onde ridenti e cantanti del mar Tirreno, dal cui seno sorge in semicerchio, come un riparo proteggitore, la ghirlanda delle isole eoliche, cominciando dal grande cono dello Stromboli, che s’innalza solitario nella parte orientale, fino ai sottili contorni di Salina e Alicudi, che si dileguano là nella nebbia lontana.”

Augusto Schneegans

Sono molti i viaggiatori del passato riamasti incantati dalle “Sette Sorelle”. Meligunis, Didyme, Hierà, Euonymos, Strongyle, Filicudi, Ericusa, ecco gli antichi nomi delle “nipotine” dell’Etna Poco distanti dai giganti sottomarini del Tirreno (Vavilov, Marsili, Palinuro, Magnaghi), le isole Eolie sono divenute ormai meta di viaggiatori e turisti da tutto il mondo. Le bellezze naturali, il mare cristallino, i profumi, il calore della gente, le delizie del palato, sono solo alcune delle “attrattive” isolane. Definite da Omero  “Regno di Eolo” re dei venti, fin dall’antichità hanno rappresentato nell’immaginario collettivo un luogo magico, dove la mitologia si fonde con la storia dando luogo ad un vero e proprio “paradiso terrestre”!

“E all’isola Eolia arrivammo; qui stava/ Eolo…caro ai numi immortali/…./ e un mese intero mi tenne con sé, mi chiedeva ogni cosa/Ma quando a mia volta chiedevo il ritorno e imploravo/ che mi facesse partire, non disse di no, preparò la partenza. Omero, L'Odissea

  Come Dumas, Maupassant, De Dolomieu…... abbiamo voluto ripercorrere le tappe dei viaggiatori del passato, con particolare interesse per l’isola più affascinante e mondana delle Eolie: Panarea. L’antica Euonymos: nemmeno 4 kilometri quadrati di superficie, è stata eletta dai  personaggi del jet-set  metà esclusiva per trascorrere le vacanze estive.

 

 Suddivisa nelle tre frazioni di San Pietro, Ditella e Drautto, percorrendo verso sud-est le tipiche stradine che la caratterizzano, si giunge, oltrepassando le spiaggette di Drautto (foto a lato) e Cala degli Zimmari, fino a Punta Milazzese, dove si possono visitare i resti  di un villaggio preistorico dell’età del Bronzo (XI-XI sec. A.c.).

 

  Il vero Viaggiatore non può che mescolarsi con gli isolani immergendosi nella vita e nelle tradizioni eoliane. E’ dunque d’obbligo prendere in affitto una delle numerosissime e tipiche “case vacanza”. Noi l’abbiamo fatto e a testimonianza dei colori che contraddistinguono le isole abbiamo voluto fotografare una tipica “finestra eoliana”.

  

Ma Panarea, come le altre “sorelle” è dotata di un fascino che deriva anche dai tramonti  che la caratterizzano. All’imbrunire le sue rocce vulcaniche si tingono di una sfumatura calda e dorata La tipica vegetazione mediterranea si mescola con il blu intenso del mare dando vita a dei contrasti e delle sfumature che lasciano a bocca aperta qualunque spettatore.

Percorrendo la stradina che da Punta Milazzese  riporta verso il centro di San Pietro ci si può imbattere improvvisamente in un panorama mozzafiato. La vista su Dattilo (uno degli isolotti di Panarea , gli altri sono Basiluzzo, Bottaro, Spinazzola e gli scogli di Lisca Bianca, Lisca nera, Panarelli e Formiche) ci commuove. Anche in questo caso il sole lascia la sua scia dorata sulle rocce e sui fichi d’india prima di ritirarsi .

Panarea non è un’isola particolarmente ricca di spiagge, l’ideale è infatti prendere in affitto una barchetta per esplorare tutte le splendide cale di cui è ricca. Una di queste è la cosiddetta “Baia dello scoglio La Nave”. Si tratta di una delle calette meno frequentate, molti preferiscono andare verso “Lisca Bianca” o Spinazzola”, ma quando si giunge in questa splendida baia non ci si pente affatto di aver fatto questa scelta “alternativa”. Il mare alle Eolie è trasparente e a volte ci si può imbattere in qualche medusa. D’altro canto, la presenza di questi “abitanti del mare” è sinonimo di  “acque pulite”.    

Anche i fondali meritano attenzione. Il contrasto con la roccia vulcanica di Panarea   è affascinante. Spesso, costeggiando l’isola si possono ammirare le formazionii laviche che ne caratterizzano le pareti  a  strapiombo sul mare. In alternativa alla classica “Casa Vacanza” e all’affitto della “barchetta” è possibile contattare una delle numerose  società che organizzano charter nautici.  Una vacanza alle Eolie in “Caicco Turco” o in “Catamarano” è senza dubbio la maniera più  adatta per vivere il mare a 360 gradi. Ma  a Panarea, e alle Eolie in generale, non manca certo il divertimento. A tal proposito sembra che i più giovani organizzino nella zona  di “Lisca Bianca” delle vere e proprie “feste pomeridiane” in barca a vela. Basta avvicinarsi a questo mitico scoglio di Panarea per sentire la musica e vedere barche, barchette e affini muoversi a suon di tormentoni estivi. Naturalmente Panarea è splendida ma le altre “sei sorelle” meritano di essere visitate con altrettanto interesse. Navigando nei pressi di Lipari (antica Meligunis) ci si imbatte in spettacolari faraglioni  e archi naturali.

 Non dimenticate di visitare :

  • Vulcano (gli antichi la chiamavano Thermessa: calda)  famosa per il laghetto naturale dei fanghi caldi, per le fumarole sottomarine che riscaldano le acque e per la spiaggia delle sabbie  nere .

  • Salina (didyme, per via dei coni gemelli, “monte porri” e “monte fossa delle felci”) la più ricca di vegetazione è costituita da tre comuni: Santa Marina, Malfa e Leni. Una delle frazioni da visitare è Lingua, dove è possibile gustare la famosa granita “Da Alfredo”. Per i cultori del cinema  e non solo, è d’obbligo una visita a Pollara, set dell’ultimo film di Troisi “Il Postino”.

  • Stromboli è invece la meta adatta  agli amanti dei “Vulcani”. La sabbia nera delle spiagge e i boati del vulcano affascinano chiunque si trovi alle sue pendici. Per una vacanza assolutamente anti-stress è d’obbligo una puntatina alla frazione di Ginostra.

  • Lipari è la più grande e la più popolosa. Rispetto alle altre isole ha una dimensione più cittadina, ma nasconde comunque delle interessanti “attrazioni”: la cava di pomice che rende “surreale” i fondali su cui la pomice stessa si deposita, la rocca del Castello,  struttura geologica di origine vulcanica e Il pregevole chiostro dell’Abbazia Normanna sono solo alcuni dei luoghi da visitare.

  • Alicudi e Filicudi  sono dotate di un’atmosfera mistica che le rende ideali per una vacanza a tutto relax. In particolare sembra che , secondo una leggenda popolare, porti fortuna toccare il  faraglione di basalto detto “la Canna”.

Certo è che al viaggiatore che si allontana dalle Eolie rimane una sensazione mista di gioia e tristezza. I cieli stellati, i panorami mozzafiato, i fondali cristallini, il sorriso della gente, i contrasti , e soprattutto i tramonti  rimangono come immagini indelebili nella mente e nel cuore. Chissà cosa avrà provato Ulisse alla sua partenza dal “Regno di Eolo”?!  Di sicuro l’unica consolazione  sarà stata ritornare alla sua amata “Itaca”. La nostra? Ritornare alla nostra amata Catania, con la promessa  di “sognare  ancora”.

Emanuela Benvegna

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