|
ROCCALUMERA:
Grazioso centro
agricolo, Roccalumera si distingue per la coltivazione di
agrumi, olive e uva, prodotti che vengono esposti nell'annuale
Sagra del Verdello che si tiene nel mese di settembre.
Rilevante è anche la produzione della seta grazie alle
numerose filande, la più antica delle quali è sita in contrada
Biviratizzi. Gli allevamenti tipici locali sono quelli di
bovini, ovini, equini e suini che si avvantaggiano delle vaste
aree adibite a pascolo. Il nome del paese deriva dalle
numerose miniere di allume presenti nel suo territorio, e
perciò vuol dire Rocca dell'allume. Il primo
borgo venne fondato nel 1608 dal cavaliere don Giovanni La
Rocca e per tutto il secolo appartenne a questa nobile
famiglia che ebbe potere giudiziario di vita e di morte su
tutti gli abitanti. Successivamente il feudo pervenne alla
famiglia Lancia. Nel XVIII secolo circa il paese fu residenza
degli Ardoino e infine dei Moncada alla cui famiglia rimase
sino all'abolizione dei diritti feudali. Nel settore dei
monumenti di notevole interesse architettonico sono la
cosiddetta "Torre di Sollima" una torre di stile saraceno con
merlature risalente al secolo XV e la Chiesa dedicata
all'Arcangelo Michele.
Caratteristiche sono nel paese le due manifastazioni dette
"Palio" e "Minipalio" che si tengono ogni anno nei mesi di
luglio e agosto. Roccalumera, adagiata sulla costa ionica, fu
fondata nel XVII secolo e concessa ai feudatari Rocca per
sfruttare le cave di allume, un solfato di alluminio e
potassio utile come colorante e in medicina. A Roccalumera si
erge un'antica torre quattrocentesca di guardia che viene
comunemente indicata come Torre di Sollima, dal nome della
nobile famiglia messinese proprietaria della costruzione nel
XVI secolo.
La torre viene anche chiamata saracena sebbene non
esistano notizie documentate sulle origini arabe
dell'edificio. La costruzione, a forma cilindrica e alta circa
tredici metri, presentava il tetto conico, due finestre di
modeste dimensioni e una piccola porta. Essa faceva parte del
sistema di guardia e di difesa della riviera ionica contro il
pericolo di invasioni nemiche.
Gli avamposti comunicavano tra loro attraverso segnalazioni
col fumo di giorno e col fuoco di notte. Nei casi di estrema
emergenza si suonavano contemporaneamente le campane
d'allarme: la popolazione era così avvertita e cominciava la
fuga tra le alture vicine. La torre di Roccalumera era
considerata dagli architetti militari di allora la migliore
della zona come posizione strategica e come solidità della
struttura.
Dopo la fine delle incursioni arabe la costruzione subì varie
modifiche: le finestre e la porta diventarono molto più ampie
e fu edificata una larga terrazza, corredata di merli, che
sostituì il precedente tetto conico. Successivamente la torre
di guardia diventò torre di trasmissione, ospitando un
telegrafo a asta. Sin dal tempo della dominazione greca la
citta' ha svolto un ruolo strategico grazie alla sua posizione
geografica a ridosso sul Mar Tirreno e grazie al suo porto che
gia' nel V secolo A.C. era sviluppatissimo. La presenza
storica delle varie dominazioni subite da tutto il
comprensorio provinciale ha determinato fasi di alterna
importanza tra il porto ed il centro urbano. Con l'avvento dei
Romani nel 263 A. C. la citta' conobbe un nuovo assetto
urbanistico interno che allo stato attuale dei fatti si puo'
solo ipotizzare. Con la dominazione bizantina la citta' vede
il rifiorire del porto come centro nevralgico del traffico
marittimo. Sotto i Bizantini lo sviluppo urbano resto'
collegato solo ai siti vicino i torrenti Boccetta e Portalegni.
Con l'arrivo dei Normanni, poi, gli interessi amministrativi
si concentrarono nella funzione urbana. Si ha cosi' la
costruzione del famoso Palazzo Reale, del Cenobio Basiliano S.
Salvatore, senza pero' trascurare del tutto i rapporti con il
porto. Con gli Svevi si ha una nuova organizzazione
urbanistica che prevede il ripristino di alcune zone gia'
precedentemente occupate ma poi abbandonate, un nuovo sviluppo
esemplificato anche dalla costruzione della nuova fortezza, il
Castellamare. Il passare degli anni vede anche lo sviluppo
della borghesia. |