Il giro di Capodanno sull'Etna in MTB

Un saluto a tutti gli appassionati di etna, neve e sport di montagna sparsi nel mondo. Eccovi le foto relative ad un'escursione in giro per l'ETNA ed in sella alla mia vecchia ed amata mountainbike.   1/1 e sto salendo fino a quota 1.770 versante sud dell'etna. Vanno via dei clienti di uno chalet e, di buon mattino, li raggiungo per fare il relativo sopralluogo e per salutare gli amici milanesi. Fa un freddo cane ed in giro si vedono solo gatti.... strano !! Busso e ,aperta la porta, mi catapulto all'interno entrando quasi fin dentro il camino... I ragazzi mi offrono un buon caffe caldo e procedo all'ispezione della struttura. Tutto bene !! Anche quest'anno nessun danno... il proprietario ne sarà felice !! Finito il mio lavoro e salutati gli ospiti mi accingo a scendere quando scorgo alla mia sinistra una delle mountainbike a noleggio che avevo consegnato ai ragazzi. A questo punto mi son chiesto: "e se dessi un tocco di originalità a questo capodanno ?? Presto fatto... Monto in sella e mi dirigo verso uno dei sentieri più belli e suggestivi dell'Etna che nelle stagioni più calde percorro in lungo e largo accompagnando amici turisti appassionati delle due ruote grasse.  La neve intorno a me è copiosa e le ruote, mancando di chiodi, slittano alla grande. Nonostante le difficoltà procedo nelle mie pedalate. Il paesaggio è suggestivo ! Sembra di essere in uno di quei paesaggi altomontani innevati e tanto caratteristici nei periodi di festività natalizie.  Durante il percorso incontro un vecchio amico "CORRADO"; stento a riconoscerlo dato il passamontagna e gli occhiali scuri. Scambiamo due chiacchiere e gli chiedo info sulle condizioni del percorso. Mi consiglia di non proseguire oltre in quanto il terreno è impraticabile; ma ormai ci sono è, ringraziandolo per il suggerimento, proseguo. Raggiungo il rifugio Galvarina e qui faccio un simpatico incontro. Due coppie di arzilli anzianotti appartenenti al CAI di Giarre ed un escursionista in solitario detto MARIO; vengo accolto festosamente e mi offrono un altro caldo caffè. Mi raccontano di aver trascorso la notte di capodanno al rifugio e che in tarda mattinata sarebbero rientrati a Giarre. Mario, invece, è un ragazzo Catanese che lavora a Napoli e che, come me, ha voluto dare un tocco di originalità al suo capodanno !! Il suo vestiario non è adeguatissimo: tuta militare e scarpe da ginnastica. Scambiamo due chiacchiere e  decidiamo di proseguire insieme il viaggio. Il percorso si fa sempre più duro, la neve è alta e per lunghi tratti siamo costretti a scendere dalla bici. Il silenzio è assoluto il panorama fantastico e unico. Raggiungiamo il rifugio Poggio la Caccia e, dato che mani e piedi sono praticamente congelati, decidiamo di rientrare. Le bici sono più rigide del normale; i raggi delle ruote hanno creato delle strane stallattiti i freni non rispondono più  e scarpe e calze sono bagnatissime. Un vero peccato non essersi vestiti adeguatamente!! Mi sarebbe piaciuto proseguire nell'impresa ma il percorso è ormai impraticabile, troppa neve !!!! Nonostante le difficoltà, ho trascorso uno dei miei primi d'anno più originali, strani e sicuramente divertenti ... Il mio breve reportage si conclude qui nella speranza di aver degnamente immortalato le immagini che l'Etna ha voluto donarmi in questa escursione. Un saluto a Mario, ottimo compagno d'avventura.

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Fabio

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