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"Tutti
pazzi per l'Etna...........luglio 2002"
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PERCORSO:
da Nicolosi 750 slm
a Piazzale Sapienza 1950 slm
Lunghezza percorso:
19 KM strada asfaltata
CARATTERISTICHE ESSENZIALI: pazzia 99%,
forza esplosiva nelle gambe, amore per la natura, allenamento e tanto, tanto
coraggio.... E' tutto, in bocca al lupo !!! |
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Vi è
mai capitato di sentire l'esigenza di mettervi alla prova per misurare le vostre
capacità fisiche? Un desiderio di uscire dallo stress tipico di una quotidianetà monotona e, alle volte,
deprimente. Casa e lavoro, lavoro e casa, traffico e auto, auto e traffico "du
palleeeee.....". La piccola impresa riportata in questo reportage è
dedicata agli appassionati di mountainbike siciliani e non, in cerca di emozioni
forti, pazze e un pò originali. Se deciderete di cimentarvi nella sfida
inviatemi testo e foto della vostra
esperienza e vi aggiungerò alla lista:
"TUTTI PAZZI PER L'ETNA....." |
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Il tragitto percorre una tra le più frequentate
vie di risalita dell'Etna. Da questa strada passano tutti i pullman di turisti
provenienti da Catania. Giunto in auto (ore 14:00) a Piazza dei Pini
parcheggio l'auto e scarico la MTB. Piccolo controllo al mezzo e via alla
conquista della vetta. Dopo qualche pedalata mi soffermo al piccolo altare
dedicato al cardinale Dusmet che durante l'eruzione del 1886 venne in ausilio
degli abitanti di Nicolosi. |
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Dopo 1,57 Km arrivo ai monti rossi famosi per il
cratere apertosi nella notte tra l'11 e il 12 marzo 1669. guardando il cono di
profilo vi si possono scorgere 2 cime formate dall'ampia voragine del cratere
stesso. Ai piedi dei monti rossi è famosa l'ampia area attrezzata dove poter
trascorrere momenti di relax e, perchè no, anche una sosta pranzo. Per quei
pochi che non lo sapessero l'eruzione del 1669 è famosa per aver determinato
un'enorme colata di lava che raggiunse il mare dopo aver toccato e distrutto
diversi paesini etnei e una parte di Catania. Famoso in quest'occasione il
primo tentativo umano noto di rompere l'argine della colata con pale e picconi
per deviarne il percorso. purtroppo il tentativo venne interrotto dai
contadini temendo che la deviazione avrebbe invaso i loro terreni. |
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Superato il centro
abitato, case e cemento lasciano il posto a magnifiche macchie di ginestra
aetnensis. la salita spezza gambe è superata coraggio !! Eccovi in una delle
diverse cave a cielo aperto esistenti sull'Etna. I vulcanologi e i geologi
ritengono che queste cave stiano distruggendo vecchie lave dell'Etna. Sarà vero,
non sarà vero? basta vedere per giudicare !! Eppure queste cave sembrano tutte
regolarmente autorizzate dando lavoro a tanta gente !! E
allora.................? |
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Percorsi 4,50 Km e mi ritrovo sulle lave del
1983. l'eruzione ebbe inizio il 28/3 e durò ben 131 gg. Anche in quest'
occasione furono costruite barriere e argini artificiali che, in parte,
riuscirono a salvare alcune strutture turistiche. Intorno a me un silenzio
assoluto!! si sente il rumore del vento come un lento e continuo lamento
"stile far west" di Sergio Leone.. Nella foto a fianco potete vedere le
macchie più scure relative alle colate del 2001 e 2002. Piccola bevuta e si
prosegue la salita. |
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Percorsi km 6,26 incontro questo santuario! Un
miraggio dovuto alla fatica? No no, è tutto vero !! Un piccolo altare dedicato
al nostro Signore realizzato interamente in pietra lavica. Un' originale
recinzione in legno delimita questa area Sacra. A dire il vero sembra un pò
abbandonata a se stessa; l'erba alta tra le realizzazioni laviche mi inducono
a pensare che la manutenzione sia un pò approssimativa. Peccato!! Il posto è
suggestivo e strutturalmente molto originale. Ne approfitto per rilassarmi un
pò seduto lungo la scalinata in pietra lavica che conduce all'altarino. Beh
ragazzi a questo punto dovrete scegliere se tornare indietro o proseguire per
altri 13 km fino alla meta !! Avete deciso di proseguire? Bene, fate come me e
approfittate di questo luogo sacro per una piccola preghierina.
CONTINUA...... |
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